Lo schema proprietario di ICMQ per la verifica del contenuto di riciclato/recuperato/sottoprodotto si adatta a rispondere alle richieste di un mercato in continua evoluzione, ampliando così il proprio campo di applicazione e trovando delle soluzioni che rispondono alle esigenze odierne di settori merceologici diversificati.
È infatti possibile applicare lo schema di certificazione per la verifica della quota di riciclato/recuperato/sottoprodotto, che è presente, non solo nel prodotto finito oggetto di certificazione, ma anche nei suoi componenti considerati separatamente. I produttori possono quindi valorizzare, all’interno dello stesso certificato, l’utilizzo di materia prima seconda anche nelle componenti desiderate. Lo schema di certificazione ICMQ si applica alla quota di materia prima seconda nel prodotto finito e nelle singole componenti che lo costituiscono, non più limitatamente al solo settore dell’edilizia, ma estendendo i propri orizzonti ad altri settori, per abbracciare un mercato in crescita che in ottica di circolarità, trasparenza e risparmio delle risorse, necessita di certificazioni di terza parte atte a verificare la quota di riciclato/recuperato/sottoprodotto attraverso opportuni bilanci di massa e controlli di tracciabilità lungo l’intera filiera produttiva.
È, inoltre, fondamentale per poter dimostrare alle stazioni appaltanti la corrispondenza del rispetto dei requisiti CAM (Criteri Ambientali Minimi) dei componenti soggetti a specifici requisiti richiamati nel decreto.
Si tratta di una certificazione di prodotto che attesta il contenuto di riciclato attraverso l’esplicitazione del bilancio di massa che consiste nella verifica di una dichiarazione ambientale autodichiarata, conforme alla norma ISO 14021.
ICMQ è accreditato da Accredia per la verifica e convalida delle Epd e per la certificazione volontaria di una serie di prodotti per l’edilizia.