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L’ Europa sarà trascinata dal Dragone?

L’ Europa è sempre stata sorgente di pensiero che si accompagnava alla trasformazione tecnologica e di innovazione: dal Rinascimento, alla Rivoluzione Industriale e al Green Deal dei giorni nostri. Stiamo però assistendo ad una regressione generale del “pensiero” che si manifesta anche con un ripensamento sugli obiettivi di sostenibilità che l’Europa si è posta. Se vogliamo creare progresso dobbiamo ritornare al pensiero sul futuro dell’umanità: governare lo sviluppo sostenibile, così come la rivoluzione digitale, è una visione di futuro. Sviluppo e progresso però non necessariamente coincidono: il progresso implica una visione più ampia sul futuro dell’umanità. Il Green Industry Clean di cui si sta discutendo in questi giorni, che di fatto è un rallentamento del percorso verso la sostenibilità deciso solo pochi anni fa, ha l’obiettivo di perseguire lo sviluppo: ma ha anche una visione di progresso?
Quello che oggi stupisce è che altri paesi, molto più restii in passato a fare scelte sostenibili, stiano andando in controtendenza rispetto ai comportamenti dell’Europa. La Cina si è imposta dei risultati ambiziosi: 50% di riduzione della CO2 nel 2040 e raggiungimento della neutralità carbonica nel 2060. E stanno perseguendo gli obiettivi in maniera decisa perché hanno compreso che sostenibilità sarà la chiave vincente per la predominanza nel mercato. Possiamo già cogliere segnali in alcuni settori strategici. Catl, primo produttore mondiale di batterie per veicoli elettrici, così come Byd, che ha superato Tesla nella vendita di veicoli elettrici, arrivano in Europa fornendo le proprie batterie con la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) rilasciata da EPDItaly. È di qualche settimana fa che E-C Digitals, azienda cinese che ha sviluppato una piattaforma per il calcolo LCA e leader nella consulenza per le EPD, è venuta a Milano per ritirare la certificazione del proprio Tool che permette di produrre le EPD nel settore dell’acciaio; già due acciaierie cinesi l’hanno applicato e ottenuto l’EPD e E-C Digitals lo metterà a disposizione di tutto il settore. Ricordiamo che la Cina produce circa il 50% dell’acciaio mondiale!
Se il mercato globale andrà in questa direzione perché un colosso come la Cina ha preso questa decisione, che cosa potrà fare l’ Europa? Dovrà necessariamente inseguire. Infatti, ciò che vediamo dal nostro osservatorio è che il mercato italiano ed europeo sta perseguendo con decisione obiettivi di sostenibilità. Il numero delle EPD rilasciato da EPDItaly cresce esponenzialmente, sempre più aziende ottengono la certificazione Get It Fair per attestare i propri risultati sul perseguimento degli obiettivi ESG, aumenta il numero dei progetti certificati Envision e di quelli che lo stanno implementando.
La ragione è semplice: la sostenibilità conviene, come abbiamo già detto in altri momenti. È una scelta di business e non ideologica. Tutti i dati dimostrano che la sostenibilità crea valore per le imprese e per il mercato: maggiore crescita, più margini, incremento del benessere sociale. È un investimento e non un costo. Basta leggere il rapporto di primavera di AsVis o il report di AIS per prenderne coscienza. Ad oggi non esistono dati contrari: se qualcuno li possiede ce li porti!
La sostenibilità va incontro anche alle aspettative dei giovani che si aspettano un futuro migliore di quello che oggi stiamo vivendo. Vogliamo continuare ad utilizzare slogan utili solo a fini elettorali per ottenere facile consenso o aprire gli occhi verso una visione di futuro che dia speranza di progresso?
Davvero ci faremo trascinare su questo percorso dal Dragone?

Leggi l'articolo impaginato su ICMQ Notizie n. 119

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