
UNI 11926, Servizi Ausiliari alla Sicurezza: una certificazione di sostenibilità… sociale
Quando si va al cinema è normale fare la fila e presentarsi davanti al personale addetto al “controllo titoli di ingresso” del multisala; ad una fiera, è altrettanto ordinario imbattersi nel personale addetto alla “gestione dei flussi” per essere accompagnati o indirizzati fino allo stand desiderato; viaggiando per lavoro o per svago, in una stazione ferroviaria o in un aeroporto, è rassicurante poter rivolgersi nel bisogno al personale addetto alle “informazioni”, oppure a quello addetto alla “accoglienza ed assistenza”. Condizione generalmente accettata, mentre ad esempio si visita un museo, una mostra, o perché no, degli scavi archeologici, è poi quella di essere osservati con discrezione dal personale addetto al “monitoraggio aree”. Infine, ogni volta che si entra in un edificio o addirittura si torna nel condominio di casa, è solito dare ormai per scontato la presenza di personale addetto al “portierato”.
Ebbene, tutte queste molteplici attività, volutamente sopra virgolettate in corsivo, nelle quali si vede ad oggi impegnata una grande e silenziosa platea di addetti (almeno 100.000 in Italia) costituiscono il campo di applicazione della UNI 11926; una Norma che fin dal suo debutto ufficiale nell’autunno 2023, presso la Sala Stampa della Camera dei deputati (con ICMQ partecipe della presentazione), ha sicuramente avuto un obiettivo importante, che non si ritiene azzardato considerare di “sostenibilità sociale”, ovvero quello di dare a chi effettua ogni giorno un “Servizio Ausiliario alla Sicurezza” la doverosa dignità che si merita; soprattutto a fronte di passati episodi di cronaca, quali la presenza diffusa di caporalato e di stipendi “sotto la soglia della povertà”; in modo da vedergli finalmente riconosciuta l’importanza del lavoro che svolge e conseguentemente anche una retribuzione adeguata da parte delle aziende che ne sono il diretto datore di lavoro. Aziende che, stante la molteplicità dei servizi succitati, risultano essere davvero trasversali a diversi settori di mercato e che per l'appunto sono le destinatarie della Certificazione.
Da quel momento di grande aspettativa si è persa invece l’attenzione avuta inizialmente da parte dello Stato e rimanendo purtroppo nel cassetto la proposta di legge che avrebbe dato, insieme ai relativi appalti pubblici, l’impulso decisivo per la diffusione della UNI 11926, permane tuttora un’aspettativa mal riposta di provvidenza pubblica che frena la maggior parte delle aziende dal certificarsi. La speranza di un abbrivio significativo si è rivolta e si rivolge, quindi, ai grandi committenti privati che, pur essendo ancora pochi secondo le analisi dei professionisti del settore, tra cui l’Associazione Laboratorio per la sicurezza presieduta da Giuseppe Mastromattei, hanno, per fortuna, già indicato la norma nei loro capitolati. Ed è qui anche significativo evidenziarne la trasversalità dei settori coinvolti, perché spaziano dalla Grande distribuzione organizzata (GDO Food, Brico/Fai da te) alla vendita al dettaglio (Retail Abbigliamento e Calzature), così come dalle Banche alla Logistica, per un importo complessivo degli affidamenti che ammonterebbe ad oltre 50 milioni di Euro.
Tornando a ICMQ, in qualità di Organismo che ha ottenuto per primo l’accreditamento alla UNI 11926, si sta ormai operando già da un anno esatto, tanto nell’interessare il più possibile le aziende, quanto nel certificarle direttamente. L’Ente nazionale di accreditamento Accredia ha il compito di vigilare, non tanto o solo dal punto di vista tecnico, quanto piuttosto sulla salvaguardia dell’obiettivo sociale descritto sopra e che la Norma di fatto ha prescritto in calce, laddove cioè fa dipendere la durata dell’audit di certificazione dall’esatto numero di tutti gli addetti di un’azienda impegnati nei suoi servizi, senza alcuna riduzione. E’ fondamentale che la committenza e gli stessi fornitori siano garantiti, attraverso la certificazione, dell’affidabilità del servizio offerto, così da valorizzare al meglio una professionalità molto diffusa in Italia.