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I nuovi bandi BIM e i criteri premianti per i professionisti

Già con il D.Lgs 50/2016, la legislazione italiana ha iniziato a riconoscere l’importanza della progettazione BIM nella gestione dei progetti di opere pubbliche.
Il successivo decreto attuativo DM 560/2017 ha di fatto confermato tale obiettivo fino a decretarne l’introduzione obbligatoria secondo chiari scaglioni legati a tempi e importo dei lavori. Il successivo DM 312/2021 ha poi ridefinito tali criteri allungando il periodo di applicazione e riducendo gli importi, in modo da permettere alle organizzazioni (e alle stazioni appaltanti) di far adeguatamente progredire il BIM nel proprio sistema di progettazione.
Un primo esempio di bando che ha recepito le indicazioni dei decreti citati è stato il bando per il nuovo ospedale Galliera di Genova pubblicato già nel 2018, uno dei primi appalti nei quali veniva assegnato un punteggio premiante al concorrente che documentasse conoscenze nel BIM.
Con la pubblicazione della norma UNI 11337-7 e UNI /PdR 78 sulla competenza delle figure professionali nonché della UNI /PdR 74 sulla gestione del processo BIM nelle organizzazioni, il quadro normativo ha offerto chiari e univoci requisiti di qualifica, che hanno permesso agli enti appaltanti di introdurre nei bandi proprio tali riferimenti.
Ne è un esempio il recente bando ANAS che riguarda la progettazione dei servizi per le attività di rilievo delle opere e modellazione BIM e per la realizzazione del “gemello digitale” dell’infrastruttura stradale italiana relativa a ponti e viadotti. In tale bando, all’art 6.3 “Requisiti di capacità tecnica e professionale”, comma “p”, viene richiesto, tra l’altro, il possesso dei seguenti titoli di studio e/o professionali da parte dei componenti della struttura tecnico-operativa del concorrente da impiegare nell’appalto in fase di esecuzione:
- BIM Manager con possesso certificazione di BIM MANAGER rilasciato da organismi di certificazione riconosciuti
- BIM Coordinator con possesso certificazione di BIM COORDINATOR rilasciato da organismi di certificazione riconosciuti
- BIM Specialist con possesso certificazione di BIM SPECIALIST rilasciato da organismi di certificazione riconosciuti
- CDE Manager con possesso certificazione di CDE MANAGER rilasciato da organismi di certificazione riconosciuti

Dalla lettura del bando emergono evidenti due aspetti:
• l’articolo cita la definizione delle figure professionali così come descritte dalla norma UNI 11337-7;
• il bando non attribuisce un semplice punteggio premiante, ma richiede la certificazione come un vero e proprio vincolo alla partecipazione.

Questo secondo punto è particolarmente significativo in quanto denota l’importanza che la stazione appaltante attribuisce alla competenza delle figure professionali coinvolte nel processo di progettazione BIM. Da sottolineare anche il fatto che è richiesta la certificazione di tutte le figure definite dalla norma UNI, incluso il CDE Manager, ruolo che grazie proprio alla norma UNI ha ottenuto una chiara definizione.
È inoltre importante rilevare quanto questo bando attribuisca importanza alla certificazione delle figure professionali quale strumento più idoneo a garantire la competenza professionale richiesta.
Vista l’importanza del bando sia nelle opere che negli importi, certamente sarà di esempio per il futuro.

Leggi l'articolo su ICMQ Notizie n. 109

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