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Sviluppi e prospettive della certificazione delle competenze nel settore costruzioni

Negli ultimi anni la certificazione delle competenze ha assunto un ruolo importante nell’attività lavorativa, a volte richiesta espressamente dal mercato per svolgere alcune specifiche attività, altre volte scelta volontariamente dal professionista per poter documentare la propria competenza, ma non sempre l’interesse è stato così vivo. ICMQ si occupa di certificare le competenze dal 2005 in un settore, quello delle costruzioni, dove la qualità è spesso relegata ad una posizione secondaria rispetto ai parametri economici. I primi schemi di certificazione sono nati nel settore della posa di materiali edili, in particolare cartongesso e sistemi a cappotto, per rispondere a precise esigenze del mercato, che richiedeva professionisti specializzati e le cui competenze fossero state verificate da un organismo indipendente, a garanzia del buon lavoro che sarebbe poi stato svolto nei cantieri.
Sebbene le prospettive fossero quelle di elevare la qualità dell’attività professionale, il mercato ha risposto tiepidamente, mantenendo alta la richiesta solo nei settori dove la certificazione era necessaria per disposizioni cogenti. è il caso dei professionisti che operano negli impianti che contengono gas fluorurati ad effetto serra (fgas), i quali si sono ritrovati un obbligo legislativo della certificazione con il DPR 43 del 2013, che ha quindi incrementato con una curva esponenziale il numero di certificazioni in Italia, almeno per il primo anno, mantenendo comunque un costante interesse negli anni successivi. Sebbene questo tipo di certificazione sia stata percepita inizialmente come “il solito bollino”, ha indubbiamente innalzato l’attenzione degli impiantisti verso la tutela ambientale e innescato un processo virtuoso di sensibilizzazione sugli aspetti legati anche alla sostenibilità.
Andamento delle certificazioni rilasciate all’operatore FGAS dal 2013
Figura: Andamento delle certificazioni rilasciate all’operatore FGAS dal 2013.

Sempre nel 2013, è stata pubblicata la Legge 4, a seguito della quale è iniziata una florida attività normativa nel settore delle qualifiche professionali, in quanto un preciso articolo di questa legge (art. 9, comma 2) ha permesso un formale riconoscimento delle professioni non organizzate in Albi, Ordini o Collegi, qualora il professionista venga certificato in conformità a specifiche norme UNI. Ecco quindi che UNI stesso, spinto dalle associazioni di professionisti, ha iniziato la pubblicazione di norme sulla qualifica delle professioni nei più disparati settori: fotografi, naturopati, bibliotecari, operatori forestali e ovviamente anche professionisti del settore costruzioni. ICMQ ha quindi colto l’opportunità di consolidare i propri schemi di certificazione ora resi più appetibili dal valore aggiunto di un formale riconoscimento istituzionale. Non solo, ha anche provveduto a sviluppare nuovi schemi di certificazione per rispondere alle nuove richieste del mercato, fra questi la certificazione dei professionisti del BIM e dei posatori di sistemi tecnici per l’edilizia, in particolare serramenti e sistemi a cappotto.

Focus su certificazione cappotti e serramenti e spinta degli ecoincentivi
La certificazione delle competenze dei professionisti quali l’installatore di sistemi di isolamento termico a cappotto (ETICS) e il Posatore di serramenti ha visto un notevole interesse sul mercato e questi professionisti sono sempre più richiesti dalle aziende di settore. La valutazione delle conoscenze, abilità e competenze che avviene con l’esame di certificazione ai sensi della norma UNI 11716:2018 (per gli ETICS) e ai sensi della norma UNI 11673-2:2019 (per i Posatori di Serramenti) serve a verificare che l’installatore sia in grado di eseguire tutte le singole fasi di posa di un cappotto o un serramento. La certificazione, quindi, va a garanzia del committente e del cliente finale sulla qualità ed efficacia dei sistemi installati, sulla riduzione di eventuali interventi a seguito di anomalie e di contenziosi. La crescita esponenziale di queste certificazioni delle competenze riflette questa esigenza del mercato che le aziende del settore hanno saputo cogliere puntando su professionisti certificati e ha visto negli incentivi quali il Superbonus il suo volano. Con la pubblicazione del Decreto legislativo n. 48 del 10/06/2020, sono emerse infatti interessanti opportunità per i posatori di cappotti e serramenti. Gli incentivi verranno concessi se i sistemi tecnici per l’edilizia vengono installati da operatori con adeguata competenza. L’art. 7 comma 1-ter del Decreto riporta che: “Con decreto del Presidente della Repubblica, […], sono stabiliti i requisiti degli operatori che provvedono all’installazione degli elementi edilizi e dei sistemi tecnici per l’edilizia, tenendo conto della necessità di garantire l’adeguata competenza degli operatori che provvedono all’installazione degli elementi edilizi e dei sistemi tecnici per l’edilizia, considerando tra l’altro il livello di formazione professionale, conseguito anche attraverso corsi specialistici e certificazioni. Decorsi centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del predetto decreto, gli incentivi di cui al comma 1 sono concessi a condizione che i predetti sistemi siano installati da un operatore in possesso dei requisiti prescritti.” La certificazione di parte terza riconosciuta da Accredia è quindi indubbiamente lo strumento per eccellenza che può dimostrare l’adeguata competenza dei posatori.

Andamento certificazioni rilasciate per l’installatore di sistemi di isolamento termico
Figura: Andamento delle certificazioni rilasciate per l’installatore di sistemi di isolamento termico ai sensi della norma UNI 11716:2018 dal 2019 ad oggi.

Andamento certificazioni rilasciate per il Posatore dei serramenti
Figura: Andamento delle certificazioni rilasciate per il Posatore dei serramenti nell’ultimo anno. Il dato numerico nel grafico è riferito all’incremento rispetto al mese precedente.

Le certificazioni degli esperti BIM
Dal 2017 ad oggi (ICMQ era già partito dal 2016 con un proprio schema proprietario) sono state emesse 1.436 certificazioni dei professionisti esperti nel Building Information Modeling. Il 66% è rappresentato dagli Specialist, il 19% dai Manager e il 14% dai Coordinator, mentre per il profilo del CDE Manager, una figura ancora in fase di “metabolizzazione” da parte del mercato, si arriva appena all’1% del totale. Quest’ultima certificazione, ha iniziato a prendere piede solo a partire dal 2021, in quanto ancora di difficile individuazione e collocamento all’interno delle società, di progettazione e costruzione in primis.

Dopo la prima impennata tra il 2018 e 2019, la figura del BIM specialist, ha subito una contrazione a discapito di quella dei BIM Manager e BIM Coordinator, che al contrario hanno avuto un sensibile aumento. Ciò probabilmente dovuto al fatto che il livello di maturità del BIM tra gli operatori di mercato è in aumento, e da qui la richiesta di garanzia per figure che svolgono un ruolo più di coordinamento sui processi che di pura modellazione.
Le richieste vanno di pari passo con i bandi pubblici, all’interno dei quali i professionisti diventano criterio premiante. Questo trend dimostra il crescente interesse nei confronti di una certificazione che attesti la propria professionalità non solo in ambito tecnico, ma anche nel management e gestione dei diversi attori del BIM.
Trend Profili
Figure professionali BIM, numero certificazioni totali

Come conseguenza di questi numeri più che positivi, ICMQ ha deciso, già nel maggio dello scorso anno di avviare una BIM Community, riservata esclusivamente dagli esperti certificati da ICMQ. L’obiettivo di questa comunità virtuale è di promuovere una crescita culturale del settore, stimolando un confronto e un costante aggiornamento tra i suoi membri, stimolando al contempo eventuali opportunità di collaborazione.
Per questo abbiamo messo in cantiere per il 2021 una serie di iniziative per favorire la conoscenza e il dibattito dei membri.
1- Interviste
Abbiamo pianificato e iniziato a pubblicare una serie di interviste di pochi minuti in cui ci si presenta, si parla di un tema che caratterizza la propria esperienza in BIM e si chiude ponendo una questione aperta alla Community, in modo da creare un dibattito e focalizzare l’attenzione sui temi ancora da approfondire

2- Position paper
L’idea è di creare dei gruppi di lavoro per approfondire un tema “caldo” scelto tra quelli suggeriti dalla Community stessa, che confluisca in un documento che poi verrà divulgato per dal portale Ingenio con l’obiettivo di condividere l’esperienza e il punto di vista degli esperti certificati.

3- Evento live con ospite
Saranno organizzati degli eventi in diretta live sulla piattaforma in cui saranno invitati ospiti esterni per fornire un contributo sui temi di maggiore interesse e favorire aprire un dibattito con i membri della BC
Ricordiamo inoltre che per favorire la diffusione delle norme e best practice BIM, i membri della Community potranno acquistare le norme BIM pubblicate da UNI, già pubblicate sul sito di ICMQ, tutte al prezzo di € 100 + iva.

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.