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L’Utility Manager e la nuova norma UNI 11782

Il 16 aprile 2020 è stata pubblicata la norma UNI 11782 riguardante le “Attività professionali non regolamentate - Manager delle utenze (Utility Manager) - Requisiti di conoscenza, abilità e competenze”. La UNI 11782 descrive compiti, conoscenze, abilità e competenze dell’Utility Manager, professionista esperto sia di telecomunicazioni che di energia e gas.
La norma definisce i principi e i criteri generali per disciplinare l’attività dell’Utility Manager in riferimento alla Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”.

Chi è l’Utility Manager?
L’Utility Manager è un professionista esperto competente di un mercato vasto e complesso, quello dei fornitori di energia (luce e gas) e di telefonia. Una figura di riferimento nel settore delle utilities, quali energia e telecomunicazioni, in grado di garantire professionalità, etica e correttezza di comportamento risulta indubbiamente di primaria importanza per cittadini ed aziende. L’Utility Manager certificato è, quindi, un professionista in grado di tutelare gli interessi dei propri clienti attraverso la stipula di contratti che garantiscano servizi di qualità al miglior prezzo.
L’attività professionale dell’Utility Manager è descritta dalla norma in 11 compiti, 41 conoscenze, 42 abilità e 15 competenze. I compiti specifici degli Utility Manager sono quelli di: strutturare un profilo di partenza dei costi e dei consumi per gli ambiti di intervento: telefonia ed energia; elaborare una valutazione rispetto alle attuali condizioni di mercato (benchmark) anche attraverso un software dedicato; presentare documenti di comparazione dei servizi specificando benefici economici e gestionali; assistere nella stipula dei contratti o nella negoziazione di quelli in essere e fornire consulenza commerciale e operativa nei vari ambiti contrattualizzati.

Il processo di certificazione delle competenze
La norma UNI 11782:2020, in forma di linee guida, fornisce indicazioni sul percorso di accesso alla certificazione delle competenze definendo: titolo EQF 4 (Quadro Europeo delle Qualifiche – es. diploma di scuola superiore); 24 ore di formazione su tematiche afferenti alla professione; anni di esperienza nel ruolo.
In conformità alla norma UNI 11782:2020 ICMQ ha definito un percorso di certificazione delle competenze dove l’esame è costituito da una prima prova scritta: test con domande a risposta multipla nel settore telecomunicazioni, energia e gas; una seconda prova scritta: composta da casi di studio di progetto relativi ad una problematica professionale. Infine una prova orale: discussione individuale al fine di approfondire tematiche sulla disciplina e sulle migliori pratiche di utility management.

Aspetti etici e deontologici
L’Utility Manager certificato dovrà operare con professionalità, trasparenza e correttezza a garanzia del cliente finale e nel rispetto delle regole di mercato. La norma riporta in appendice gli aspetti etici e deontologici propri di questa figura professionale andando a specificare in particolare:
- etica e correttezza;
- riservatezza;
- indipendenza ed incompatibilità;
- aggiornamento professionale continuo;
- rapporti con i professionisti del settore e con la clientela.

Servizi di ICMQ sugli Utility Manager
ICMQ è accreditata da Accredia in base alla norma ISO 17024 per la certificazione delle competenze di diverse figure professionali e intende estendere l’accreditamento anche per la certificazione delle competenze dell’Utility Manager in riferimento alla norma UNI 11782 riguardante le “Attività professionali non regolamentate - Manager delle utenze (Utility Manager) - Requisiti di conoscenza, abilità e competenze”.
Nei prossimi mesi verranno pubblicati sul sito web di ICMQ le date dei corsi di 24 ore qualificati da ICMQ e delle sessioni d’esame.

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.