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Intervista all’arch. Salvino Daniele Cardinale

Pubblichiamo l'intervista rilasciata dall’arch. Salvino Daniele Cardinale, tra i primi CDE Manager certificati in Italia da ICMQ SpA.

Qual è l’importanza di un CDE Manager in un’azienda che applica il BIM?
Porto l’esempio calzante dell’azienda nella quale lavoro e che mi ha permesso di certificarmi come CDE Manager; dal 2011, ATIproject lavora nel campo dell’architettura e dell’ingegneria, con passione e innovazione, promuovendo un’edilizia ecocompatibile e a impatto zero. Oggi è una realtà internazionale che opera in più paesi con un approccio innovativo e in continua evoluzione. La multidisciplinarità, forza della progettazione integrata, è il carburante del processo creativo che ha portato ATIproject a distinguersi ed emergere. Attraverso la piattaforma BIM, ATIproject garantisce una gestione snella ed efficace del progetto con una totale integrazione di tutte le discipline ottenendo un risparmio considerevole di risorse, per la terra e per i propri clienti.
L'azienda ha due sedi centrali in Italia, una a Pisa e una a Milano; fanno parte dell’azienda anche altre due sedi estere, una in Serbia e una in Danimarca.
Per essere conformi alle norme UNI e ISO ogni azienda oramai dovrà dotarsi di un professionista, oppure implementare le competenze di un membro interno, in grado di permettere al Team di efficientare al massimo il lavoro collaborativo attraverso l’ACDat.
Il controllo del processo interoperabile delle informazioni, della correttezza e della tempestività del flusso operativo sono passaggi oramai fondamentali, specialmente all’interno di un’azienda che lavora in BIM. L’iter stesso di validazione, approvazione, controllo della qualità e sottomissione di elaborati e modelli è strutturato in ATI secondo le peculiarità dei cloud di condivisione BIM, punto d’unione tra produzione e cliente.
La motivazione nasce dall’esigenza di utilizzare le competenze di Data Science, indispensabili nella gestione della grande mole di dati che deriva dall’uso del BIM, e quelle prettamente legate al contesto in cui si opera. Un mix di fattori che fanno sorgere l’esigenza di individuare la risorsa aziendale che sia oggi veramente in grado di ricoprire questo ruolo.
La vera sfida è quella di riuscire ad intercettare le esigenze dell’azienda durante l’evoluzione del BIM dei prossimi anni, astraendosi dal contesto e riuscire a garantire su un piano pragmatico il monitoraggio tempestivo dei dati continuando a testare le nuove soluzioni che il mercato offre.

Quali sono le relazioni tra il CDE Manager e le atre figure professionali coinvolte nel BIM?
Sicuramente al figura del CDE Manager (crea, imposta e gestisce piattaforme digitali e sovrastrutture tecnologiche nelle quali avviene il processo BIM) lavora a stretto contatto con il BIM Manager e con il BIM coordinator dato che relaziona i contenuti dei modelli con altri dati presenti in piattaforma e applica le tecniche di protezione dei dati.
Un CDE Manager deve garantire l'efficacia lavorativa a un team di Specialist e Coordinator che lavoreranno su un vero progetto BIM, portandone l'efficacia ai massimi livelli. Organigrammi e strutture di commessa sono così strutturate in ATIproject, in modo da coprire in modo ampio le esigenze trasversali della progettazione integrata e condivisa. L'utilizzo dell’ACDat configurato bene garantisce i processi collaborativi, tenendo costantemente monitorato il lavoro, in parallelo con la produzione di report giornalieri basati sul data analysis interno all’ACDat che permettono il confronto con i report di produzione. La gestione dei processi di approvazione, gli stati dei modelli, le transizioni da uno stato all'altro, consente di essere sempre pronti a intervenire tempestivamente sulle emergenze. Il CDE Manager si interfaccerà costantemente con il BIM Manager, affrontando le richieste di implementazione e modifica che arriveranno dal Team durante il progetto, supportandolo fino al confezionamento e alla consegna finale del progetto, dalla quale è un garante al pari di tutte le figure manageriali. Il ruolo, come da prassi ATIproject, risulta così centrale nell’ottimizzazione dei processi e nel loro controllo, chiave per coniugare crescita e gestione di commesse sempre più importanti mantenendo standard elevati e ampliando la platea di professionisti che collaborano con medesime finalità.

La certificazione UNI 11337-7 può contribuire a dare una chiara definizione del ruolo di CDE Manager nel mercato?
Sicuramente la UNI 11337-7 ha chiarito molti dubbi e definito al meglio quale sia il ruolo del CDE Manager all’interno di un progetto, ruolo che fino a poco tempo fa veniva svolto da altre figure.
Dalla uni 11337-7 si evince quali sono i suoi compiti

  • Gestire l’ACDat significa essere il referente delle altre figure che hanno accesso all’ACDat, per gli interventi straordinari: creazione delle utenze, personalizzazione delle cartelle / aree di lavoro, attivazione plugin, impostazione calendario e notifiche, settaggio e assegnazione dei workflow approvativi, etc. (su indicazione del BIM Coordinator / Manager), ma anche risoluzione di problematiche tecniche.

  • Relazionare i contenuti dei modelli con altri dati presenti in piattaforma. Qui si tratta di verificare i link tra modelli ed elaborati o documenti. Tuttavia, è bene sottolineare che se l’ACDat contiene i dati della commessa, questi dovranno partire da una copia dei dati già presenti in altro ACDat e dagli standard presenti nella piattaforma collaborativa del committente.

  • Controllare il processo interoperabile delle informazioni. L’interoperabilità può essere considerato un problema temporaneo, visto che si tratta di far transitare le informazioni da un modello all’atro (import/export di file) ma sappiamo che questo tema, attualmente legato all’IFC ed alla corretta classificazione delle informazioni, sarà superato non appena la tecnologia dell’ACDat consentirà di imputare direttamente i dati.

  • Controlla la correttezza e tempestività del flusso informativo. È un lavoro continuo di verifica dei file e delle informazioni presenti sull’ACDat, di controllo che siano stati correttamente caricati i modelli nella giusta cartella/sezione e con i metadati appropriati (ad es. cambio di stato, revisione, etc.)

  • Applica tecniche di protezione dei dati; sicuramente deve scovare e riparare le eventuali falle nel sistema informativo, ma potrebbe lavorare in un’azienda con un sistema di Cyber Security molto avanzato, che ha delle figure specifiche preposte alla salvaguardia dei dati sensibili.

  • Utilizza tecniche di Data Analytics; deve sviluppare o customizzare degli strumenti di Business Intelligence per estrarre dei report sulle informazioni presenti sull’ ACDat, effettuare un monitoraggio costante con eventuali alert, o addirittura collegarli a dispositivi fisici, in ottica Digital Twin.

  • Ognuno di questi compiti presuppone una serie di conoscenze e abilità consolidate attraverso l’esperienza lavorativa all’interno di una società di progettazione, una stazione appaltante o un general contractor.
    In realtà BIM integrated come ATIproject, la UNI 11337-7 è il punto di partenza nella definizione delle politiche interne, che si riflettono poi nella documentazione e nelle procedure adottate e proposte a committenti eo imprese che richiedono servizi ad hoc.
    Quando si basa il flusso BIM su una piattaforma digitale di condivisione dati organizzata in modo ottimale, ci si rende immediatamente conto delle grandi differenze con le sole "cartelle strutturate e condivise": modelli e informazioni circolano nella propria organizzazione con la stessa rapidità e naturalezza del pensiero nella mente umana, rivelando tempestivamente le criticità e permettendo la pronta risposta del sistema con strumenti che affiancano in tempo reale le dinamiche di problem solving nel team, utilizzando la tecnologia per guidare e coordinare gruppi di persone con la stessa velocità con la quale si riesce ad assegnare un incarico a un singolo individuo.
    La posizione nel mercato diventa quindi riflesso fisiologico di una realtà in cambiamento e ormai sempre più affermata, di linee guida, norme e standard codificati.

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    ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.