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Calcestruzzi S.p.A.: prima azienda a certificare i propri calcestruzzi secondo la nuova versione del protocollo del CSC

A partire da quest’anno tutti i produttori che vogliono certificare i calcestruzzi prodotti in un proprio impianto di betonaggio secondo il Concrete Responsible Sourcing Scheme devono impiegare la nuova versione 2 del protocollo del CSC (Concrete Sustainability Council: www.concretesustainabilitycouncil.org). La prima azienda certificata con questa nuova versione del protocollo è stata Calcestruzzi S.p.A., per i calcestruzzi premiscelati prodotti con metodo industrializzato realizzati nell’impianto di betonaggio di via L. Galvani 1, a Peschiera Borromeo, in provincia di Milano, ottenendo il rating “Bronze” (vedi fig. 1) e superando ampiamente la soglia richiesta del 35%, in quanto è stato raggiunto un punteggio finale poco al di sopra del 50%.
La nuova versione del protocollo ha naturalmente mantenuto l’impianto dello schema originario, basato sulla valutazione dei tre ambiti della sostenibilità (ambientale, economica e sociale), mediante una serie di requisiti, suddivisi in 4 aree (management, environmental, social, economic). Il soddisfacimento di questi criteri consente di definire il punteggio totale, in base al quale avviene la classificazione del rating finale, fatto salvo il rispetto di alcuni pre-requisiti vincolanti per accedere alla possibilità di essere certificati. Le modifiche implementate nella nuova versione sono consistite sostanzialmente in una riorganizzatone dei requisiti, al fine di rendere l’applicazione del protocollo ancor più chiara ed efficace. L’elemento di novità più interessante è costituito dall’introduzione del vincolo del soddisfacimento di alcuni requisiti, in generale non obbligatori, ma che divengono tali al fine del raggiungimento di determinati livelli di rating. Tale novità è stata conseguente al riconoscimento dello schema nel corso del 2018 da parte di Breeam e Dgnb, i protocolli per la sostenibilità degli edifici inglese e tedesco. L’operazione di revisione ha coinvolto anche gli schemi del CSC per il riconoscimento del certificato di filiera destinati ai fornitori di cemento e di aggregato. Le innovazioni prodotte nel 2019 dal CSC non si sono limiate solo a questo. Il Comitato tecnico ha infatti elaborato un ulteriore nuovo protocollo per le “Grinding Station”, vale a dire per gli impianti di macinazione che producono cementi a partire da clinker prodotti in altri siti produttivi, in questo modo, ampliando la possibilità di accesso alla certificazione di filiera per questa tipologia di impianti, inizialmente non previsti. Questa complessiva revisione è stata accompagnata anche da una nuova versione del Toolbox, la piattaforma web che viene impiegata da aziende, verificatori, organismi di certificazione e CSC per svolgere dalle valutazioni preliminari alle conseguenti certificazioni. Infine, è stata elaborata una raccolta di appendici (Annex) al Manuale tecnico degli schemi, contenenti ulteriori chiarimenti interpretativi per la loro applicazione.

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.