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Il BIM al di là della progettazione

Giovanni Battista Furlan, Presidente di NET Engineering, ci parla della sua esperienza della progettazione in BIM e del valore della certificazione.
Quali sono i vantaggi del Bim?
Scegliere di lavorare con un modello BIM consente oggi alle società di ingegneria di disporre di un nuovo riferimento metodologico per l’organizzazione e la gestione di un progetto, attraverso una modalità real time di monitoraggio in grado di controllare tempi e costi. Operare con il BIM, offre al progettista numerosi vantaggi, ad iniziare dalla consapevolezza dell’importanza di concepire il processo di progettazione e di costruzione in una dimensione più ampia, dove la sistematizzazione di tutto ciò che viene analizzato precedentemente al progetto e ai processi produttivi interni diventa un elemento fondamentale da cui dipende tutto il processo successivo. Egualmente, grazie al BIM, è cresciuta la percezione - a tutti i livelli aziendali - dell’importanza della collaborazione e del lavoro in team, rafforzando percorsi organizzativi come il “Lean Design” e migliorando notevolmente i risultati attraverso una più adeguata organizzazione rispetto alle richieste delle committenze. Ciò sta contribuendo anche a una diversa interlocuzione con le amministrazioni pubbliche che, di fronte a un essenziale ricambio generazionale, si trovano nella necessità urgente di adeguarsi ai nuovi modelli per favorire una consistente iniezione di innovazione nel segno della digitalizzazione e immettere nuove competenze, soprattutto in termini di management.

Come una crescita delle competenze riguardo al BIM può rendere più efficiente e competitivo uno studio di progettazione?
Il BIM rappresenta una piccola rivoluzione nella modalità operativa di una società di ingegneria, ma non solo, anche per tutti quelli che comunque sono toccati dall’esigenza di adottare un sistema BIM, perché obbliga soggetti diversi, di cultura diversa, di estrazione sociale diversa, a dover cooperare nell’ambito della legislazione di un progetto mettendo tutte le loro competenze e conoscenze all’interno di questo strumento che ne è il contenitore e l’integratore. Nessuno potrà più, da solo, pensare di essere protagonista di opere importanti se non è dotato di una struttura di supporto in cui il BIM svolge un ruolo centrale. Il BIM non deve essere considerato una “camicia di forza”, bensì un’opportunità per liberare risorse e creatività a chi ha buone idee e disposizione nei confronti della ricerca e dell’innovazione in quanto strumento che integra tutto quello che ciascuno produce, evitando smagliature o soluzioni tecnicamente non sostenibili. Non a caso, si parla sempre più spesso di virtual ecosystem, ovvero di un vero e proprio ambiente nel quale la progettualità, e non solo, si esprime.
Troppo spesso si guarda al BIM soltanto come a uno strumento digitale innovativo, quando invece il suo principale valore, oltre a richiedere una visione fondata sulla produzione e gestione integrata di un numero crescente di dati, contribuisce a condividere un approccio manageriale. il valore del BIM è, infatti, direttamente proporzionale alla complessità di un’opera. Ed è per questo che esso diventa prezioso soprattutto nella progettazione e costruzione di infrastrutture riguardanti i trasporti, la mobilità e la logistica, la cui efficienza e integrazione nel mercato globale di oggi fanno la differenza.


La certificazione può essere un valore aggiunto?
Noi abbiamo voluto ottenere la certificazione del Sistema di gestione BIM perché in questo mercato riteniamo che sia necessaria. Da un lato per orgoglio personale, per attestare di fronte a terzi le nostre capacità, dall’altro perché auspichiamo che diventi nel corso del tempo sempre più una accezione premiale nell’ambito delle valutazioni dei bandi di gara.
A parte tutto, diventa anche un fattore di competitività sul mercato. Il poter disporre di modelli e sistemi di gestione innovativi, come il BIM e l’information management, può cambiare e migliorare in modo consistente lo scenario operativo, attraverso un rigoroso controllo dei costi, facilitando l’integrazione tra i diversi soggetti, tenendo sotto controllo i tempi e creando le condizioni per una più efficiente manutenzione programmata dell’opera una volta finita. Si tratta di fattori rilevanti, unanimemente riconosciuti a livello internazionale. Ed è così che la conoscenza e il ricorso al BIM da parte delle principali società di progettazione e di ingegneria italiane contribuiscono ad accrescere la loro competitività e a renderle in grado di assumere un ruolo da protagoniste sui mercati delle infrastrutture in Europa e in molti Paesi del mondo.


Guarda l'intervista a Giovanni Battista Furlan, Presidente di NET Engineering

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