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Cresce la diffusione della certificazione CP DOC 262

ICMQ consolida la sua leadership nelle certificazioni sul contenuto di riciclato.
A fine luglio 2025, sono 620 i certificati rilasciati secondo lo schema CP DOC 262 sviluppato da ICMQ. Lo schema viene applicato sia in Italia che all’estero. È una certificazione basata sul calcolo del bilancio di massa del contenuto di riciclato sul peso totale del prodotto che viene certificato e viene riconosciuta ampiamente sia nel settore privato che pubblico, essendo accreditato da Accredia.
Lo schema CP DOC 262 prevede un iter di certificazione in due fasi, verifica documentale e verifica in campo, per attestare in modo tracciabile e oggettivo il contenuto di materiale riciclato, recuperato o sottoprodotto nei prodotti. La verifica documentale prevede l’analisi della procedura aziendale, dei flussi produttivi, della classificazione dei materiali e delle modalità di calcolo e tracciabilità del contenuto di materiale riciclato, recuperato o sottoprodotto. Invece la verifica in campo prevede il controllo presso l’unità produttiva dei calcoli del contenuto di materiale riciclato, delle evidenze documentali, dell’attuazione della procedura aziendale di autocontrollo e l’esecuzione di verifiche a campione sui prodotti finiti e sui materiali in ingresso. In questo modo lo schema ha un controllo a 360 gradi sui prodotti oggetto di certificazione.
Il CP DOC 262 è uno degli strumenti indicati nei Decreti Ministeriali sui Criteri Ambientali Minimi (CAM) per dimostrare il contenuto minimo di materia riciclata, recuperata o di sottoprodotti. Corrisponde al punto 5) del paragrafo 2.2.1 del CAM “Edilizia” ed è espressamente citato nel paragrafo 2.1.2 del nuovo CAM “Strade”, in vigore dal 21 dicembre 2024. La sua versatilità e facilità di applicazione lo rendono utile sia per le imprese che partecipano a bandi pubblici, sia per la qualificazione trasparente della catena di fornitura. La certificazione di prodotto garantisce l'affidabilità delle dichiarazioni del produttore. Ogni aspetto viene verificato in modo imparziale e rigoroso, attraverso analisi documentali e ispezioni presso il sito produttivo. L’obiettivo è accertare la tracciabilità dei materiali riciclati, la conformità delle procedure adottate e la correttezza del bilancio di massa.
L’analisi dei dati mostra una netta concentrazione principalmente in alcuni settori. Come si può vedere dal grafico sottostante, i prodotti maggiormente certificati risultano i calcestruzzi: 270 (43,5%) seguiti da elementi prefabbricati: 113 (18,2%), isolanti: 82 (13,2%) e altro (laterizi, aggregati, conglomerati bituminosi, premiscelati): 155 (25%). Questa distribuzione riflette i requisiti CAM, che prevedono contenuti minimi di riciclato per i prodotti impiegati nelle opere pubbliche.

ICMQ è accreditato anche per altre due tipologie di certificazioni di prodotto sul contenuto di riciclato riconosciute dai CAM: UNI/PdR 88:2020 e Remade. Dalla banca dati Accredia al 31 luglio 2025 (www.accredia.it), la UNI/PdR 88:2020 conta di un totale di 762 certificazioni rilasciate da 8 diversi organismi accreditati, con i prodotti più certificati nei settori calcestruzzo (234), aggregati (211) e imballaggi flessibili. Lo schema Remade/ReMade in Italy vede un totale di 396 certificazioni rilasciate da 8 organismi accreditati, con prevalenza nei prodotti plastici e multimateriale destinati all’edilizia. Altro schema sul tema è Plastica seconda Vita con un totale di 549 certificazioni rilasciate da 2 organismi accreditati.
Sommando le certificazioni rilasciate da ICMQ secondo i tre schemi accreditati CP DOC 262, UNI/PdR 88 e Remade relativi del contenuto di riciclato, recuperato e sottoprodotto, con un totale di certificazioni che supera quota 680, ICMQ SpA Società Benefit si conferma quindi come l’organismo che ha emesso più certificazioni di prodotto per contenuto di riciclato in Italia.
Negli ultimi sette anni, la domanda di certificazioni CP DOC 262 ha registrato una crescita costante, grazie al riconoscimento consolidato nel mercato, alla sua flessibilità, alla percezione di valore aggiunto da parte delle aziende e all’accreditamento di Accredia.
Numerose imprese italiane ed estere sono attualmente in fase di certificazione, confermando una tendenza positiva destinata a proseguire nei prossimi mesi.

Leggi l'articolo impaginato su ICMQ Notizie n. 119

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.