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Per la crescita e lo sviluppo occorrono nuove competenze

In pressoché tutti gli eventi ai quali ci capita di partecipare, inclusa l’ultima Envision Conference dello scorso ottobre, emerge chiaramente l’esigenza di avere nuove professionalità che sappiano coniugare i diversi aspetti e discipline che l’implementazione della sostenibilità, nelle sue tre dimensioni, richiede. Questo nuovo bisogno che proviene dal mercato ci viene spesso palesato anche negli incontri con le aziende e i loro manager.
D’altronde, se si vuole innovare e crescere, è inevitabile che bisogna fare affidamento sulle competenze dei propri collaboratori; non c’è altra soluzione. E questo vale, più in generale, anche per il Sistema Paese.
Oggi in Italia certamente abbiamo un allarme giovani: si sentono sottovalutati, sottopagati, poco considerati nei diritti e quindi i migliori, dopo essersi formati in Italia con un costo per la collettività che si aggira sui 300 mila euro, vanno all’estero dove hanno maggiori opportunità. Bisogna quindi valorizzare i nostri talenti.
C’è anche un altro problema. I collaboratori che hanno maggiore esperienza, formata con anni di lavoro, hanno un gap generazionale che mal si concilia con l’utilizzo delle nuove tecnologie, prima fra tutte quella digitale che avanza a un ritmo velocissimo e incalzante. C’è quindi l’esigenza, da una parte di far apprendere alle risorse con maggiore esperienza i nuovi metodi di lavoro, e dall’altra di compenetrare queste due categorie di risorse umane affinché dal loro connubio possa nascere maggiore efficienza e nuove opportunità di metodi di lavoro innovativi.
È una sfida importante ma necessaria se vogliamo che il nostro Paese possa competere in uno scenario globale dove partiamo svantaggiati su alcuni fronti, come ad esempio la disponibilità di materie prime e il costo dell’energia.
ICMQ ha da quasi un decennio sviluppato servizi molto innovativi su sostenibilità e digitalizzazione che le hanno permesso di diventare un punto di riferimento nazionale ed europeo. Egualmente ha progressivamente sviluppato servizi di formazione con un taglio molto pragmatico e orientato a creare e ad aggiornare competenze per i propri clienti e per il mercato, contribuendo alla crescita culturale nel settore delle costruzioni e nei campi nei quali opera.
Da qui l’idea di mettere a sistema queste capacità ed esperienze caratterizzando la propria mission formativa tradizionale con un’offerta sempre più orientata alla Sostenibilità, declinandola sia su aspetti di carattere generale che su quelli più specifici in materia ambientale, economico e sociale, in grado di favorirne una concreta applicazione. Figure come il Sustainability Manager saranno soggetti centrali nelle organizzazioni che intendono rimanere al passo con i tempi; e queste figure, oltre ad una preparazione orizzontale sui temi della sostenibilità applicata ai prodotti, alle opere e alle organizzazioni, potranno anche dimostrare ulteriori competenze specifiche più verticali, anche attraverso certificazioni del personale, come il project e il risk management, la gestione dell’energia, le esperienze sul Bim e altro.
Nasce con il nuovo anno la ICMQ Sustainability Academy, un altro progetto al servizio del mercato per affrontare specifici percorsi formativi anche con corsi personalizzati su particolari esigenze e richieste dei clienti.

Leggi l'articolo impaginato su ICMQ Notizie n. 116

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.