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E’ il momento di cambiare approccio

Intervista a Enrico Nusiner, Presidente CTE
CTE, Collegio dei tecnici per l'edilizia, è tra i Soci Fondatori di ICMQ. Promotore dei principi costitutivi dell’Istituto, ne ha sempre seguito attivamente le iniziative innovative. Sostenibilità, digitalizzazione ed economia circolare sono temi centrali di sviluppo, nei prossimi anni, del settore delle costruzioni: dalla progettazione ai prodotti, dalla costruzione alla messa in opera, uso e dismissione.

Qual è il Vostro punto di vista rispetto ai cambiamenti in atto?
I cambiamenti in atto nell’industria delle costruzioni sono e saranno indubbiamente molto significativi e coinvolgeranno profondamente il nostro mondo. Il settore è rimasto negli anni molto indietro rispetto ad altre industrie in termini di incremento di produttività e di innovazione. Diverse nuove tendenze stanno tuttavia creando le premesse per la improrogabile necessità di una evoluzione: urbanizzazione, globalizzazione, necessità di remunerazione a lungo termine del capitale investito, mancanza di lavoratori qualificati, digitalizzazione, richiesta di sostenibilità. Tutto questo richiede un nuovo modo di intendere l’approccio alle costruzioni: tutta la filiera sarà coinvolta, a partire proprio dagli investitori. In realtà i costi più rilevanti si hanno nella gestione di un edificio lungo tutta la sua vita utile, non nella sua costruzione. In questi termini la valutazione della sostenibilità economica, ambientale e sociale delle costruzioni richiede sempre di più una valutazione attenta e consapevole che non può non coinvolgere tutti gli operatori del settore: investitori pubblici e privati, progettisti, imprese di costruzione, fornitori e produttori di materiali e sistemi.
L’impegno del CTE è stato, ed è tuttora, quello di fare cultura e formazione tecnica in merito alla industrializzazione edilizia, coinvolgendo sia la ricerca che i professionisti e gli operatori del settore. I cambiamenti in atto ci spingono a intensificare i nostri sforzi in collaborazione con tutti i partner più qualificati, tra cui senza dubbio ICMQ. Siamo dell’opinione che sia certamente necessario concentrare e focalizzare gli sforzi per essere i più efficaci possibile.

Sono sempre più richiesti dalle stazioni appaltanti, dalle grandi committenze pubbliche e private, dai progettisti stessi, ad esempio, strumenti che possano oggettivare e misurare gli impatti ambientali dei prodotti, come ad esempio la dichiarazione ambientale di prodotto (EPD) e protocolli come Envision per le infrastrutture o Leed per gli edifici, quali evidenze obiettive della progettazione sostenibile delle opere. Quali sono le strategie e le iniziative che CTE adotta o intende adottare verso questi temi?
In un contesto di grande evoluzione e innovazione il rischio è quello di perdersi senza avere ben chiari gli obiettivi finali e il percorso per raggiungerli. Tante sono le proposte di soluzioni alle volte miracolose, ma poco credibili. La differenza sta, a nostro avviso, nel fornire vero e determinante valore aggiunto agli investitori, alle imprese e ai professionisti. Riusciamo a gestire meglio ciò che possiamo in qualche modo misurare: avere strumenti efficaci, obiettivi e certificati in merito alla progettazione e alla gestione delle strutture e degli edifici è, a nostro avviso, un punto cruciale.
I protocolli e le certificazioni qui menzionati vanno in questa direzione, e la mentalità deve essere quella di tenere sempre presente tutta la vita utile degli edifici.
Le iniziative del CTE: la sostenibilità è uno dei temi fondamentali del nostro evento biennale Italian Concrete Conference (Napoli 12/15 ottobre 2022) organizzato insieme agli amici di Aicap. In questo contesto ci sarà anche una relazione su invito proprio su questo tema.
All’inizio di aprile avremo un seminario on-line riferito alla sostenibilità nella produzione del calcestruzzo, anche con riferimento al bollettino fib 88. A novembre abbiamo in programma un altro seminario per presentare sistemi e tecnologie per il rinforzo sostenibile delle strutture: anche in questo caso con riferimento alle molte opportunità che verranno al settore dalle risorse del PNRR.
Molte iniziative e molte proposte: le nuove modalità comunicative on-line consentono a molte più persone di partecipare a questi seminari e ad interagire con i nostri relatori. È una nuova opportunità per accrescere la cultura tecnica di tutta la filiera delle costruzioni.
Ne siamo convinti: la sostenibilità complessiva, ambientale, sociale ed economica è davvero una importante occasione di progresso e innovazione.

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.