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La sostenibilità trascina la digitalizzazione

In Francia dal 1° gennaio 2022 sarà obbligatorio effettuare lo studio LCA (Life Cycle Assessment) per i nuovi edifici, al fine di determinarne gli impatti. È una scelta decisa verso l’implementazione dei criteri di sostenibilità. Ne consegue che sarà necessario possedere i dati ambientali dei diversi prodotti componenti l’edificio, espressi attraverso formati condivisi a livello europeo. Ecco che allora la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) diventa un elemento fondamentale affinché i prodotti da costruzione possano essere accettati dal mercato. Non è, infatti, possibile calcolare l’impatto ambientale dell’edificio se non conosco l’impatto dei singoli componenti. Diventa chiaro a tutti che calcoli così complessi e articolati non possono essere svolti se non si ha un modello digitale dell’opera, il cosiddetto BIM, nel quale sono contenute le informazioni ambientali dei prodotti. Ne discende la necessità che anche le EPD debbono essere “machine readable”, ovvero in formato elettronico così da poter essere importate automaticamente nei programmi di calcolo. Anticipando il processo ECO Platform, l’associazione europea che riunisce tutti i Program Operator che rilasciano EPD nel continente, ha sviluppato da qualche anno un progetto che porterà a breve a poter disporre di tutte le EPD in formato elettronico, reperibili liberamente sul proprio ECO Portal. Le EPD diventeranno quindi uno standard a disposizione di tutti aumentando la trasparenza del mercato.
Questo non è che uno dei tanti esempi utili a comprendere i cambiamenti repentini che stanno avvenendo nel settore delle costruzioni in tema di sostenibilità e digitalizzazione a dimostrazione della loro stretta interdipendenza. Una non può prescindere dall’altra. Come è, infatti, possibile pensare di realizzare un’autostrada intelligente, dotata di sensori che permettano di ottimizzare la gestione del traffico, fornire informazioni agli utenti, effettuare manutenzione predittiva, senza un modello digitale dell’opera (Digital Twin o Gemello Digitale)? La sostenibilità necessita della digitalizzazione.
Ed è un fatto positivo che ne sia convinto anche il Governo che, con il Decreto Semplificazioni, ha lanciato un messaggio importante sulla rilevanza che il ricorso a modelli digitali riveste nella progettazione delle infrastrutture inserite nel PNRR e nel Piano nazionale per gli investimenti complementari. Lo specifico richiamo alla possibilità da parte delle stazioni appaltanti, coinvolte nei Piani, a prevedere l’assegnazione di un punteggio premiale nella progettazione in caso di ricorso a “metodi e strumenti elettronici specifici”, consentirà di ampliare l’utilizzo del BIM, accelerando quel processo di innovazione necessario per raggiungere quei risultati in termini di sostenibilità ambientale e sociale realmente misurabili che l’Europa ci chiede. Allo stesso tempo, una maggiore digitalizzazione potrà garantire livelli più elevati sul piano della qualità assicurando maggiori certezze dei tempi e un più puntuale controllo dei costi. Fattori fondamentali per assicurare una sostenibilità economica di un’infrastruttura.


Leggi l'editoriale impaginato su ICMQ Notizie n. 102

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