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La certificazione SGBIM: garanzia sulla qualità dell’azienda e del suo reale modo di operare in linea con la metodologia BIM

Intervista a Luca Serri, BIM Manager e Chief Executive, ATIproject

Come sta affrontando la transizione digitale la vostra azienda e quindi l’approccio al metodo BIM?
Dal 2011, ATIproject lavora nel campo dell’architettura e dell’ingegneria, con passione e innovazione, promuovendo un’edilizia ecocompatibile e a impatto zero. Oggi è una realtà internazionale che opera in più paesi con un approccio innovativo e in continua evoluzione. Il motore di tale successo risiede in una squadra di Architetti e Ingegneri coesi e motivati, ed una completa gestione dei processi di sviluppo progettuale attraverso sistemi digitalizzati. La multidisciplinarità, forza della progettazione integrata, è il carburante del processo creativo che ha portato ATIproject a distinguersi ed emergere. Attraverso l’approccio sistematico al metodo BIM, ATIproject ha potuto garantire una gestione snella ed efficace del progetto con una totale integrazione di tutte le discipline ottenendo un risparmio considerevole di risorse, ottimizzando le tempistiche di sviluppo ed aumentato la qualità di restituzione progettuale. Tale approccio ha permesso così di assicurare un elevato controllo delle commesse durante tutto il percorso del loro sviluppo, partendo dal concept iniziale sino alla consegna finale del progetto e la successiva sua realizzazione.
I vantaggi derivanti dalla digitalizzazione sono principalmente legati a due fondamenti quali:
- La raccolta di dati e comunicazione di questi verso un sistema aziendale, su un modello di Edge Computing e/o a un sistema su rete centralizzato attraverso Cloud Computing.
- L’elaborazione di azioni in base ai dati raccolti, attraverso analisi e tracciamento delle modifiche su arco temporale.
La costruzione di questi sistemi digitali all’interno dei processi aziendali ha facilitato: la gestione, la manutenzione, la qualità dei progetti e servizi erogati verso il cliente. ATIproject si pone ogni giorno il compito di implementare i propri sistemi di gestione dati attraverso ricerche mirate alle nuove tecnologie di gestione digitale, cercando di ottimizzare al meglio i tempi e gli assets a diposizione.
All’interno di tutti gli ambiti di sviluppo progettuali, l’approccio con metodologia BIM ha preso ormai parte cardine insostituibile all’interno di ATIproject per tutti i team di disciplina. Un sistema strutturato per l’analisi e la gestione delle problematiche progettuali, permette ogni giorno la loro risoluzione avendo la possibilità di valutare i pro e contro di una scelta in tutti i suoi aspetti, al fine di avere una visione globale il più possibile vicina alla realtà.

Quale impatto avrà sulla filiera l’adozione del BIM da parte vostra?
Il metodo BIM, ha cambiato e continuerà a rivoluzionare le attuali modalità di approccio e conduzione dei nostri asset, portando il settore a un livello più elevato di interoperabilità ed efficienza. Il BIM ha il potenziale per trasformare le relazioni tra le varie discipline e soggetti della filiera, per creare nuovi modelli di business, per ridurre i costi d’investimento e di gestione, accelerare i tempi di realizzazione, aumentare l’efficienza, ridurre gli sprechi e realizzare i progetti senza errori (“right first time”), grazie a tecniche di soft landing e a un flusso di dati predittivi perfettamente integrati al workflow di progettazione. A fronte dell’apertura a questo nuovo futuro, è estremamente importante che le best practices e gli interpreti delle varie discipline non restino indietro, che dispongano delle informazioni e dati necessari per abbozzare piani di trasformazione e tracciare una traiettoria di implementazione delle metodologie BIM nel presente, ma anche con una strategia digitale a più lungo termine orientata al futuro, che ci consentirà di evolvere e contribuire al suo sviluppo.

Quali sono i motivi che vi hanno portato a certificare il vostro sistema di gestione BIM?
I motivi principali che hanno portato ATIproject a certificare il suo sistema di gestione BIM sono molteplici. In primis, la certificazione SGBIM costituisce un grande vantaggio competitivo nella partecipazione a gare pubbliche e private, garantisce una visione oggettiva qualificata della compagnia verso i propri clienti, consente inoltre di contraddistinguere il marchio come azienda specializzata e certificata rispetto gli standard qualitativi UNI/PdR 74.
Inoltre, la certificazione del sistema di gestione BIM, richiede all’azienda evidenze specifiche pratiche in merito a come abbia approcciato il metodo BIM all’interno dei sui processi di sviluppo progettuale. Pur lasciando libertà nel modo di operare, la certificazione comporta tangibilità delle risorse, dei processi globali, dei processi specifici di disciplina sulle commesse, delle competenze del personale, delle infrastrutture digitali e del possesso di specifiche cognizioni che consentono di svolgere un lavoro a regola d’arte. La validazione di questi aspetti, fornisce al cliente una garanzia sulla qualità dell’azienda e del suo reale modo di operare in linea con la metodologia BIM e gli standard ad essa legati.

Quali aspettative e quali vantaggi vi attendete?
Ci attediamo notevoli implementazioni e vantaggi grazie al Sistema di Gestione BIM standardizzato.
Una certificazione di processo offre all’organizzazione l’opportunità di capire meglio l’efficacia e criticità della propria struttura organizzativa e di intervenire per renderla più efficiente permettendogli così di risparmiare tempo e denaro.
In primis ci attendiamo un miglioramento dell’efficienza e qualità del processo di programmazione e progettazione delle opere in sviluppo. L’efficacia di un sistema di gestione è direttamente proporzionale alle procedure interne utilizzate ed alla loro verifica di corretta applicazione tra i team disciplinari. Questo è possibile attraverso Audit interni con cadenza pianificata per verificare l’efficacia e miglioramenti che portano le procedure di gestione sviluppate per la verifica della corretta loro assimilazione da parte degli operatori dei team, finchè non diventino un preset di default come modalità di lavoro.
Le procedure di approccio per una metodologia di lavoro strettamente legata alla gestione dei dati, sono fortemente interconnesse alle condizioni ed alle prassi aziendali studiate per una corretta gestione e per far si che esse siano applicabili senza errori. Una delle maggiori aspettative di ATIproject è sicuramente quella di raggiungere un modello di standard procedurale di elevato profilo a livello nazionale ed internazionale anche grazie al SGBIM.
Ad essi si aggiungono vantaggi più specifici quali:
• Garantire che l’azienda sia in grado di gestire la commessa seguendo la metodologia BIM in modo corretto;
• Contribuire a dimostrare, in caso di contenzioso, di aver operato in linea con i requisiti di una specifica ad hoc verificata da un ente terzo indipendente e da un team di esperti qualificati;
• Trasmettere al cliente la correlazione del brand aziendale e la metodologia BIM come un valore fondamentale dei suoi standard di sviluppo.

Come funziona il vostro sistema di gestione BIM, quali professionalità e competenze prevede?
ATIproject si pone da sempre l’obiettivo di migliorare ed ottimizzare i processi interni di gestione delle commesse in via di sviluppo. L’organigramma del personale per la gestione BIM è strutturato al fine di permettere il corretto e coerente flusso delle informazioni.
Partendo dai gestori dei processi digitalizzati di ogni commessa, coadiuvati dai coordinatori dei flussi informativi per ogni disciplina di progetto (es. ARC, STRU, MEC, ELE, FIRE etc.) le informazioni vengono affidate per la creazione e l’inserimento di oggetti ed attributi all’interno dei modelli informativi da parte dei BIM Specialist e BIM Modeler. I documenti, i modelli e tutte le informazioni prodotte durante l’intero processo, vengono allocate all’interno dell’ACDat (Ambiente Condivisione Dati) su cloud aziendale per archiviazione, elaborazione, pubblicazione e condivisione, dove il CDE Manager verifica il soddisfacimento delle regole di struttura, di metodo di collaborazione, di modalità di revisione e controllo dei file secondo standard interno e/o standard esterno condiviso di progetto. Spesso durante lo sviluppo di progetti internazionali i vincoli contenuti all’interno dei “Requirements” a contratto, legati allo sviluppo dei modelli informativi ed a tutti i dati ad essi interconnessi, sono molteplici ed esigenti e seguono sia norme tecniche internazionali e/o nazionali che avanzati settaggi custom.
Risulta quindi d’importanza fondamentale ed imprescindibile impostare a priori il flusso di lavoro informativo di ogni progetto nelle settimane antecedenti il suo inizio, con ferree regole procedurali di metodo di lavoro. Questo permette di chiarire i flussi di lavoro globali e specifici, nonché dei singoli task, a tutti i collaboratori del progetto a tutti i livelli, per permettere fluidità e rapida durante il suo sviluppo, riducendo al minimo la possibilità d’impedimenti.
Questo è possibile solamente grazie a collaboratori che siano in possesso di: specifiche competenze, formazione, certificazioni ed esperienza appropriate nel campo delle metodologie BIM. Ad esse va legate un cospicuo piano aziendale di aggiornamento semestrale riguardante le modalità di processo, da poter applicare per migliorar il lavoro quotidiano nonché la propria professionalità e preparazione tecnica in merito.
All’interno dell’azienda diventa quindi indispensabile avere un ricco organico dinamico, versatile ed entusiasta ad apprendere questi nuovi metodi di lavoro. Per rendere possibile lo svolgimento dei processi informativi attraverso sistemi di gestione standardizzati, restano quindi essenziali le nuove metodologie /tecnologie digitali di collaborazione e lavoro, esse permetteranno di soddisfare al meglio i requisiti di qualità richiesti dal mercato, che aumenteranno sempre più in questo campo nel proseguo dei prossimi anni.

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.