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Diario di un viaggio a Bruxelles

Come ogni anno, si svolge a Bruxelles l’Assemblea Generale di Eco Platform. Quest’anno essa è stata preceduta da un evento dal titolo “The Use of Digital EPDs for Building LCA, User Journeys Along the Dataflow”. Ho avuto l’opportunità di partecipare ad ambedue i momenti e non esito a definire l’evento come cruciale per il futuro della sostenibilità nel settore delle costruzioni,
Come è noto, il momento in cui il Regolamento Prodotti da Costruzione e il nuovo sistema 3+ per la validazione degli impatti ambientali sta arrivando velocemente e il ruolo delle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) e del Passaporto digitale sarà centrale nel framework europeo.
Ho incontrato leader del settore, esperti di EPD, di LCA, di digitalizzazione e di intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale come strumento di progettazione sostenibile
Quest’ultima è stata protagonista indiscussa di molte sessioni che reputo stimolanti. È indubbio come l’IA possa semplificare il processo di valutazione LCA, eseguendo in pochi secondi l’analisi del ciclo di vita, mediante estrazione dei dati ambientali dai database, generazione delle EPD e verificando la loro conformità alla EN 15804. Sono sempre più convinto che il futuro degli studi LCA passi attraverso la digitalizzazione degli impatti ambientali, il suo utilizzo nei modelli BIM e l’uso dell’intelligenza artificiale, che andrà a semplificare la valutazione dell’impatto ambientale dell’edificio sin dalla fase di progettazione.
Gli interventi hanno evidenziato come le EPD digitali rappresentino non solo uno strumento per ridurre errori, ma anche un acceleratore verso la progettazione sostenibile.

Prospettive future
L’integrazione dei sistemi di intelligenza artificiale con le EPD e i modelli BIM apre scenari nei quali è opportuno disporre di risorse che coniughino competenze tecniche, ambientali e digitali. Così come di norme, procedure o standard che supportino l’evoluzione in tal senso. Eco Platform giocherà un ruolo fondamentale in quest’ambito.
Partecipare all’evento è stato estremamente stimolante e porto in Italia un pezzetto di Europa perché possa giocare un ruolo proattivo, non solo nell’ambito del nuovo CPR, ma anche nella semplificazione dei modelli LCA per così contribuire a un’edilizia più sostenibile e alla portata di tutti.

Leggi l'articolo impaginato su ICMQ Notizie n. 118

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