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Uni Iso 45001: poco più di un anno al termine della migrazione

A partire dal 31 marzo 2021, tutti i certificati emessi o rinnovati a fronte della Bs Ohsas 18001 perderanno di validità e la Uni Iso 45001/2018 sarà, a tutti gli effetti, la norma di riferimento pubblicata da Iso e pertanto riconosciuta a livello internazionale sul tema salute e sicurezza sul lavoro.
IAF (International Accreditation Forum), l’ente che coordina a livello globale il comportamento degli enti di accreditamento, ha stabilito attraverso le sue norme che già da marzo 2020 tutti gli audit dovranno essere eseguiti in riferimento alla Uni Iso 45001 e che la transizione alla nuova norma potrà avvenire in concomitanza con uno degli audit di sorveglianza o di rinnovo pianificati entro il 31 marzo 2021, incrementando la durata di almeno un giorno/uomo, al fine di valutare con attenzione l’applicazione della nuova norma. Solo a seguito di conclusione con esito positivo del processo di transizione, verrà emesso un certificato che manterrà la continuità con quello precedente. Diversamente, non potrà esserci continuità per la certificazione in essere.
Risultano 1150 i certificati emessi a fronte della Uni Iso 45001 rispetto ai 5490 Bs Ohsas 18001:2007 attivi.


Uni Iso 45001: poco più di un anno al termine della migrazione


In 10 mesi si può notare che il numero delle certificazioni Iso 45001 è decuplicato mentre il valore relativo alla Ohsas 18001 è diminuito di circa il 18%. Anche se i due certificati possono coesistere, il dato dimostra che il processo è ancora in fase di attuazione e che è importante, per le aziende che non l’hanno ancora fatto, verificare al più presto di essere in possesso dei requisiti necessari per ottenere una continuità nella certificazione del sistema entro marzo 2021. Trattandosi di una migrazione a nuova norma e non di un aggiornamento (come lo era stato per la Uni En Iso 9001/2008) le aziende dovranno adottare lo stesso approccio richiesto dalla Iso 9001/2015: comprendere il contesto in cui operano (con particolare riferimento alle tematiche salute e sicurezza sul lavoro), identificare la aspettative della parti interessate (non solo i lavoratori) e valutare e gestire i rischi “strategici” (come le possibili conseguenze di procedimenti penali scatenati da incidenti sul lavoro, danni all’immagine e alla reputazione aziendale ecc…), da non confondere con i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori già gestiti nell’ambito della Ohsas 18001.
Per chi ancora non ha adottato un sistema di gestione in materia, ricordiamo che l’introduzione della nuova norma porterà con sé importanti cambiamenti che renderanno più concreta la possibilità di adottare un sistema unico e integrato per gestire qualità, ambiente e sicurezza.
Ricordiamo che oltre ai benefici legati alla prevenzione della salute e sicurezza sul lavoro (con conseguente abbattimento dei costi derivanti da malattie professionali, incidenti e infortuni) e a quelli organizzativi, quali: ottimizzazione delle risorse, migliore integrazione delle competenze e semplificazione dei processi (che comporta riduzione di incidenti grazie all’attenta pianificazione), le aziende che optano per una certificazione Uni Iso 45001 otterranno l’accesso a importanti opportunità finanziarie, quali riduzioni sul premio assicurativo Inail, possibilità di usufruire di agevolazioni e contributi a fondo perduto per investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro (requisito preferenziale), nonché benefici assicurativi in sede di gara d’appalto.

Per chi fosse interessato, segnaliamo il corso che il Collegio degli ingegneri e architetti di Milano, in collaborazione con ICMQ, organizza il prossimo 1 aprile a Milano, che ha lo scopo di presentare ai partecipanti il contenuto della Iso 45001, comparandolo con la Bs Ohsas 18001.

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.