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Intervista a CMB Società cooperativa muratori e braccianti

CMB Società cooperativa muratori e braccianti è la prima impresa di costruzioni ad aver ottenuto la certificazione del sistema di gestione BIM.
Abbiamo intervistato la Direzione Business Development.

Operando in BIM da diversi anni, quali suggerimenti dareste a un'azienda del vostro settore che deve implementare il BIM?
CMB ha iniziato l’implementazione BIM sulla spinta della necessità di gestire al meglio la crescente complessità del settore edilizio. Il valore che CMB ha sempre dato allo staff interno ha fatto sì che il processo di cambiamento iniziasse proprio da lì. Un numero in prima battuta ristretto di ingegneri, affiancati dalle Università degli Studi di Brescia e dal Politecnico di Milano hanno iniziato nel 2010 ad analizzare e modificare le procedure di gestione dei cantieri CMB con lo scopo di migliorarne l’efficienza. Un gruppo sempre crescente di figure interne è stato poi coinvolto nei nuovi processi, annullando di fatto ogni outsourcing. Questa impostazione si è rivelata vincente e ha permesso di espandere le competenze sempre di più di cantiere in cantiere, in modo positivamente “virale” diffondendo a tutti i dipartimenti e a tutte le dimensioni delle commesse la gestione BIM. Oggi CMB ha 20 persone responsabili dell’implementazione BIM e più di 15 commesse BIM, ovviamente a diversi livelli di implementazione, cresciute gradatamente in ormai 10 anni.

Quanto è importante avere un parco fornitori qualificato in grado di "parlare la stessa lingua"?
È fondamentale e questo riguarda sia i fornitori di progettazione che quelli coinvolti poi nella vera fase realizzativa. I fornitori per CMB costituiscono dei mattoni fondanti del processo BIM. La progettazione esecutiva e quella costruttiva dei fornitori, costituisce la base per un processo di coordinamento virtuale, nella sua natura, ma totalmente reale nella sua rappresentazione . Una delle chiavi del successo di un processo BIM, per CMB, si basa proprio sulla capacità dei progettisti e fornitori di collaborare alla proiezione digitale dell’opera nella corretta fase di progettazione e costruzione. Infine, è importante che i fornitori coinvolti nella costruzione siano a loro volta qualificati per parlare la stessa lingua e per garantire un unico filo conduttore, il BIM appunto, dalla progettazione alla realizzazione e gestione.

Quali sono le principali ragioni per cui avete scelto di certificare la vostra organizzazione secondo la specifica BIM ICMQ?
Avere la possibilità di certificare di fronte a un committente “evoluto” l’operatività in BIM di CMB costituisce uno dei principali valori aggiunti che ci ha spinto a orientarci verso la certificazione BIM di ICMQ. La certificazione ha ovviamente un valore intrinseco per i committenti, che si trovano di fronte ad un mercato poco sviluppato e con poche referenze sul tema. CMB da questo punto di vista vanta un numero di commesse BIM già concluse, dove i committenti certificano il nostro buon operato. Poter affiancare a queste referenze la certificazione di un ente come ICMQ è un ulteriore modo, per CMB, di qualificare il proprio brand aziendale.

Quali sono gli scenari futuri e le opportunità legate ad una corretta implementazione del metodo nell'organizzazione?
Il futuro è orientato sempre più alla gestione della grande mole di dati che un processo BIM può generare. L’implementazione di piattaforme di rielaborazione dati, che valorizzi lo storico delle realizzazioni e un asse di interesse su logiche previsionali e di intelligenza artificiale, può costituire la base per un nuovo tipo di gestione delle commesse. Infine, è un nostro obiettivo iniziare a muovere i primi passi nell’implementazione del BIM nel facility management.

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.