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Intervista ad Alberto Servienti, Responsabile del Procedimento in Fase di Progettazione Direzione Infrastrutture S.E.A. SpA

Pubblichiamo l'intervista rilasciata da Alberto Servienti per ICMQ Notizie n. 93.

Nell’ambito delle attività di SEA, qual è il compito prevalente del Responsabile Unico del Procedimento?
In S.E.A. S.p.A. si hanno tre Responsabili del Procedimento: uno per la Fase di Progettazione (ruolo ricoperto dal sottoscritto), uno per la Fase di Affidamento ed uno per la Fase di Realizzazione.
La norma che consente ai soggetti operanti nei Settori Speciali (di cui S.E.A. S.p.A. fa parte) è l’art. 31 del D. Lgs. 50/2016 (Codice appalti) - Ruolo e funzioni del responsabile del procedimento negli appalti e nelle concessioni:
1. Per ogni singola procedura per l'affidamento di un appalto o di una concessione le stazioni appaltanti nominano, nel primo atto relativo ad ogni singolo intervento, un responsabile unico del procedimento (RUP) per le fasi della programmazione, della progettazione, dell'affidamento, dell'esecuzione.
Le stazioni appaltanti che non sono pubbliche amministrazioni o enti pubblici individuano, secondo i propri ordinamenti, uno o più soggetti cui affidare i compiti propri del responsabile del procedimento, limitatamente al rispetto delle norme del presente decreto alla cui osservanza sono tenuti.
La suddivisione in dettaglio fra le varie fasi dell’appalto (Programmazione e Progettazione, Affidamento, Realizzazione) è definita dalle procedure interne di S.E.A. S.p.A..
Ciascuno dei 3 Responsabili del Procedimento svolge, per la propria Fase di competenza, tutte le funzioni previste dal D. Lgs. 50/2016 per il ruolo del RUP (tra le quali, ad esempio: Programmazione, Coordinamento progettazione, Verifica/validazione, Gara e affidamento, Esecuzione cantiere, Gestione sicurezza/ambiente, Pagamenti, Gestione Controversie, Certificazioni).

La Linea Guida n. 3 dell’ANAC richiede al RUP una adeguata formazione in materia di project management; in che misura la certificazione delle competenze risponde a questo requisito?
Ritengo che la Certificazione di Project Manager, conseguita a seguito di specifico Corso di Formazione e di relativo studio di preparazione, soddisfi appieno il requisito richiesto dalle Linee Guida n. 3 dell’ANAC, in particolare per quanto attiene il seguente punto 4.3, facente parte del punto 4 “Requisiti di professionalità del RUP per appalti e concessioni di lavori”:
4.1. Il RUP deve essere in possesso di specifica formazione professionale, soggetta a costante aggiornamento, e deve aver maturato un’adeguata esperienza professionale nello svolgimento di attività analoghe a quelle da realizzare in termini di natura, complessità e/o importo dell’intervento, … omissis…;
4.2. Nello specifico, per quanto concerne gli appalti e le concessioni di lavori:
a) …omissis...
b) …omissis….
c) Per gli importi pari o superiori alla soglia di cui all’art. 35 del Codice, il RUP deve essere in possesso di una Laurea magistrale o specialistica …omissis…, abilitazione all'esercizio della professione, nelle more della previsione di apposite sezioni speciali per l’iscrizione al relativo Albo. Deve, inoltre, possedere un’anzianità di servizio ed esperienza di almeno cinque anni nell’ambito dell’affidamento di appalti e concessioni di lavori.
4.3. In ogni caso, a decorrere dalla data di entrata in vigore del nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti di cui all’art. 38 del Codice [per altro non applicabile a SEA], a prescindere dall’importo del contratto, per i lavori particolarmente complessi, secondo la definizione di cui all’art. 3, comma 1, lett. oo) del Codice, il RUP dovrà possedere, oltre ai requisiti di cui alla lettera c), la qualifica di Project Manager, essendo necessario enfatizzare le competenze di pianificazione e gestione dello sviluppo di specifici progetti, anche attraverso il coordinamento di tutte le risorse a disposizione, e gli interventi finalizzati ad assicurare l’unitarietà dell’intervento, il raggiungimento degli obiettivi nei tempi e nei costi previsti, la qualità della prestazione e il controllo dei rischi.

Quanto ritiene attinenti le tematiche trattate dalla UNI 11648 e ISO 21500, oggetto di certificazione, alla reale prassi operativa del RUP?
Le tematiche trattate dalla UNI 11648 e ISO 21500 sono molto attinenti alla prassi operativa del RUP (o anche del Responsabile del Procedimento per ciascuna Fase, come avviene in S.E.A. S.p.A.), in quanto il RUP (o il RP) svolge per sua natura un ruolo molto simile a quello del Project Manager, poiché deve gestire uomini, mezzi, capitali, tempi tramite un approccio strutturato durante tutte le fasi attraverso cui passa la realizzazione del progetto.
Le suddette normative, e la Certificazione di Project Manager, permettono al RUP (o RP) di gestire tutto il processo definito dal D. Lgs. 50/2016 in modo strutturato e secondo una metodologia consolidata.
Nel mio caso specifico, in qualità di Responsabile del Procedimento in Fase di Programmazione/Progettazione, l’aver appreso le metodologie di Project Management e anche di Portfolio Management (avendo la responsabilità di tutti i progetti di S.E.A. S.p.A. nella Fase di programmazione/Progettazione) mi permetterà di meglio gestire tute le varie fasi di ogni singolo progetto, nonché le risorse a ciascuno associate, al fine di ottenere deliverables migliori dal punto di vista qualitativo e del rispetto di tempi e costi.



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