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La Carbon Footprint Systematic Approach: lo strumento giusto per affrontare i processi di procurement delle committenze

La norma Iso 14067 “Gas ad effetto serra - Impronta climatica dei prodotti (Carbon footprint dei prodotti) - Requisiti e linee guida per la quantificazione”, pubblicata lo scorso 30 ottobre 2018, ha introdotto il CFP Systematic Approach (CFP- SA) di un’organizzazione.
Esso è costituito dall’insieme dei processi e delle attività dell’organizzazione, e definite in specifiche procedure, finalizzate a sviluppare autonomamente la Carbon Footprint di propri singoli prodotti o servizi, la quale restituisce l’impatto nel corso del suo ciclo di vita in termini di emissione di CO2 per un’unità dichiarata, attraverso l’indicatore sintetico del Global Warming Protection.
IL CFP-SA opera in un definito campo di applicazione, individuato dal set comune di dati e di modalità di allocazione, impiegato per sviluppare ogni singolo studio di carbon footprint di un prodotto o servizio dell’organizzazione.
Tale strumento ha riscosso l’interesse in particolare alle aziende dei settori dei servizi per le pulizie e della componentistica elettrica, grazie all’impulso dato dai committenti pubblici e da importanti player privati, i quali, nell’ambito dell’attuazione delle proprie politiche di sostenibilità, stanno richiedendo servizi o realizzando prodotti a minor impatto ambientale.
A tal fine, tali soggetti hanno avviato un processo di qualifica dei propri fornitori, ai quali oggi è richiesto di essere in grado di calcolare correttamente e restituire i propri impatti, nell’ottica, un domani, di richiedere livelli massimi definiti, tali da consentire il raggiungimento di determinati obiettivi di riduzione.
Un processo di qualifica di questo tipo necessita di strumenti di selezione solidi, e la Carbon Footprint in tal senso mostra la propria affidabilità, che poggia da un lato sulla normativa tecnica internazionale, e dall’altro sull’operato gli organismi di verifica, i quali applicano le regole del sistema di accreditamento Accredia (Ente Unico nazionale di accreditamento in Italia).

I vantaggi per chi è attento all’ambiente
Lo strumento della CFP-SA è particolarmente interessante per quelle aziende che hanno la necessità di quantificare gli impatti ambientali dell’intero ventaglio dei propri prodotti o servizi realizzati, attuali o futuri. È in quest’ottica che la CFP-SA mostra il suo potenziale, consentendo all’azienda di acquisire una capacità di risposta migliore nei confronti delle emergenti esigenze di qualifica dettate dai committenti del proprio settore.
Con un CFP-SA certificato le organizzazioni possono sviluppare le singole Carbon Footprint dei prodotti o servizi che rientrino nel campo di applicazione del CFP-SA stesso, senza richiederne singolarmente la verifica da parte di un organismo di certificazione accreditato, operazione questa che potrebbe non consentire sempre di avere tempi di risposta adeguati alle proprie esigenze.
È chiaro che per beneficiare di tale capacità il CFP-SA richiede all’organizzazione di metter in campo un maggior sforzo tecnico e gestionale rispetto a quello che le sarebbe necessario per lo sviluppo di una singola Carbon Footprint di prodotto, per la quale l’azienda potrebbe anche avvalersi di consulenti esterni, limitandosi ad un ruolo passivo di fornitore di informazioni utili allo sviluppo dello studio CFP. Con la CFP-SA l’organizzazione assume un ruolo attivo, in quanto definisce e controlla tutti i processi che portano alla realizzazione di ogni singola CFP di prodotto, sorvegliandone nel tempo la permanenza dell’efficacia.
Analogamente, le verifiche per certificare il CPF-SA di un’organizzazione sono più articolate, dovendo verificare inizialmente la correttezza dei processi, mediante anche la verifica di CFP di singolo prodotto (Pilot case) generate dal sistema. In seguito, una volta che il CFP-SA risulta certificato, è necessario che la sua efficacia sia sorvegliata periodicamente, mediante verifiche almeno annuali, che prevedono anche dei controlli a campione sulla bontà delle singole CFP di prodotto generate dal sistema.
ICMQ già dal 2019 è stato tra i primi, e continua ad essere tra i pochi, organismi di certificazione accreditati da Accredia per eseguire le verifiche di conformità per certificare i CFP-SA delle organizzazioni.

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.